La Pasqua 2021 è alle porte e noi tutti ci stiamo preparando per questo evento.

Specialmente in italia la Pasqua è un qualcosa che tutti noi aspettiamo.

Qualcosa che è ben radicato nella nostra cultura. Un momento di raccolta, di condivisione e ovviamente un momento da trascorrere con la propria famiglia e i propri cari.

Il Bel paese, la nostra amata italia, è ovviamente ricca di tradizioni Pasquali.

Ogni regione ha le proprie usanze ed il proprio credo.

La cultura italiana è il risultato della mescolanza delle usanze di tutte le  popolazioni, provenienti dalle varie regioni.

Dobbiamo però sottolineare che per quanto riguarda le festività religiose ogni regione ha mantenuto una forte identità, che viene espressa attraverso la cucina tipica del luogo e le manifestazioni religiose Pasquali.

Mettetevi comodi, versatevi un bicchiere di vino (o una tazza di caffè nel caso in cui stiate leggendo questo articolo di prima mattina) e iniziamo il nostro viaggio.

Di seguito parleremo delle regioni italiane con le tradizioni e i piatti Pasquali più peculiari e interessanti.

Valle D’aosta

Partiamo dal nord Italia dunque, precisamente dalla Valle d’aosta.

È ovviamente la regione più piccola di Italia, confinante con Francia e Svizzera.

La Valle D’Aosta è il connubio perfetto tra la tradizione italiana del nord Italia e quelle tradizioni ereditate dalla Francia Rurale.

La cucina tipica di queste zone è una cucina povera, semplice e basata sulla stagionalità.

Piatto tipico del periodo Pasquale è sicuramente la Crescia di Pasqua che altro non è che una focaccia lievitata fatta con uova, olio d’oliva della zona e pecorino grattugiato. Immancabile anche la torta verde, fatta con erbe selvatiche di campo. L’origine di questo piatto è ovviamente riconducibile a tempi lontani, quando i pastori dovevano preparare qualcosa di semplice e nutriente allo stesso tempo.

Ovviamente non possiamo non parlare anche dei vini, che pur non essendo parte della tradizione pasquale in senso stretto non mancano mai sulle tavole degli italiani.

Tra i vini più peculiari della Val d’aosta possiamo sicuramente includere il Blancs de la Salle et Morgex prodotto da uve Priè Blanc, e che è di fatto uno dei vigneti più alti, situato a 1200 mt sul livello del mare.

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Piemonte.

Sulle tavole piemontesi troveremo sicuramente i classici Agnolotti per la domenica di Pasqua. Abbiamo, in questa zona, usanze estremamente peculiari come ad esempio a Romagnano Sesia dove per il Venerdì Santo, solamente negli anni dispari, ha luogo la rappresentazione scenica della Passione di Cristo. Parlando di vino, beh, in queste zone non rimarrete mai insoddisfatti. Abbiamo una cospicua produzione di vini rossi, e la produzione vitivinicola affonda le proprie radici in tempi lontani. Il nebbiolo in queste zone fa da padrone dando vita al Barolo e il Barberesco. Ovviamente dobbiamo anche citare vini come il Barbera e il Dolcetto, che sono tra i rossi italiani più famosi e rinomati.

Lombardia.

In questa zona tradizioni religiose incontrano il profano. Importante la leggenda di San Colombano, leggenda diffusa a Milano e Pavia che racconta la possibile origine della tradizione di consumare la colomba Pasquale. San Colombano, era un abate irlandese che tra all’incirca nel 612 dc venne ricevuto da i Sovrani Longobardi.

Per lui fu imbastito un sontuoso banchetto. Leccornie di ogni tipo, e in particolare la migliore selvaggina era stata preparata in suo onore. Colombano però a causa della penitenza quaresimale dovete desistere dal mangiare. La Regina Teodolinda però si offese, il Santo quindi disse che avrebbe partecipato al banchetto, solamente dopo aver benedetto le carni. Alzando quindi le mani in segno di croce, la selvaggina si trasformò in pane a forma di colomba. Colomba che nella iconografia tradizionale cristiana è ovviamente il simbolo della santità dei santi.

Tornando ai vini, anche questa zona è ricca di ottimi prodotti. Importante citare la denominazione Valtellina Superiore DOCG sottozona inferno, che rappresenta una delle aree vitivinicole più importante di questa regione. Anche qui come in Piemonte il nebbiolo è il principe dei vitigni. Un vitigno estremamente difficile, che però dona un vino nobile, elegante e  allo stesso tempo austero.

Easter Tradition

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Friuli Venezia Giulia.

Altra regione del Nord Italia che non può non essere citata quando si tratta di tradizioni Pasquali peculiari è il Friuli Venezia Giulia. Molto sentita in queste zone è la tradizionale Via Crucis ma l’usanza  più particolare, e forse più bizzarra, è il lancio del Cidulos nella notte tra la domenica di Pasqua e il lunedì di Pasquetta.  Dopo aver acceso un fuoco visibile dal paese si incendiano delle rotelline di legno che vengono poi lanciate.

Dopo di che si enuncia una filastrocca umoristica o benaugurante.

Questa tradizione affonda le proprie radici nella cultura Celtica.

Per quanto riguarda il cibo del Friuli Venezia Giulia il piatto tipico è la spalla di maiale affumica servita dalla cosiddetta Pinca che altro non è che una focaccina.

Per quanto riguarda i vini, sicuramente questa è la patria dei grandi vini bianchi.

Vini, che si sono imposti a livello internazionale, tanto che  molti hanno inziato a definirli come “super whites”.

Ricordiamo che un bianco ben strutturato può assolutamente accompagnare un piatto a base di maiale, come la spalla affumicata Friuliana.

Passiamo  quindi al centro Italia.

Emilia-Romagna.

In questa regione si svolge un’usanza estremamente particolare, a Firenzula D’arda, chiamata “Ponta e Cull”. Si dice che questa tradizione risalga ai primi del Novecento. Si tratta di un gioco popolare che ha luogo immediatamente dopo la Messa di Pasqua. I partecipanti, ciascuno dei quali con un uovo sodo, si sfidano a colpi per rompere l’uovo dell’avversario (sia la parte superiore che il fondo dell’uovo ossia “Ponta” e “Cull”) ed assicurarsi il premio. Per quanto riguarda i cibi e il vino, immancabile in Emilia-Romagna è il connubio Lambrusco e la lasagna, con l’unica differenza che per il giorno di pasqua viene preparata una ricetta particolare di  lasagna verde alla bolognese.

Come seconda portata sono soliti servire l’agnello con piselli e pancetta.

E dulcis in fundo la pagnotta pasquale è servita come dessert e accompagnata da dell’anice o del cognac per pulire il palato.

Easter Tradition

Non potevamo ovviamente escludere dal nostro viaggio la “Pasqua in Toscana”

La tradizione che più riteniamo rappresentativa è lo scoppio del carro in Piazza Duomo a Firenze. Tradizione che risale addirittura ai tempi della Prima Crociata. Dopo la fine della cerimonia il Vescovo salito sull’altare del Duomo accende un razzo che ha la forma di una Colomba, e che andrà a colpire un carro che era stato in precedenza trainato da i Buoi per tutte le strade di Firenze fino a Santa Maria del Fiore. Il carro scoppierà quindi davanti agli occhi dei presenti che rimarranno estasiati da questo spettacolo.

La colomba rappresenta qui lo spirito santo e se tutto si svolge secondo i piani, lo scoppio del carro, è sinonimo di buona fortuna per la città di Firenze.

Per quanto riguarda il cibo tipico, sicuramente i crostini di Fegato, e il buglione d’agnello costituiscono un po’ in tutta la toscana il pranzo tipico pasquale. Come dolce sicuramente il Pan di Ramerino sarà sicuramente il grande protagonista.
E per quanto riguarda i vini? Beh, chiaramente la Toscana è pur sempre la Toscana.

Potete sbizzarrirvi in questa regione. Chianti Classico, Brunello di Montalcino, Montepulciano, Bolgheri, San Gimignano.

Insomma, le zone vocate in questa regione non mancano assolutamente  e troverete sicuramente il vino perfetto per il vostro pranzo pasquale.

Rimanendo sempre in centro Italia, ma spostandoci leggermente più a Sud, possiamo trovare il Lazio.

Lazio.

Importante in questo caso citare la processione del Venerdì Santo a Orte.

Qui le confraternite sfilano per la cittadina portando le croci in spalla e i penitenti li seguono indossando catene alle caviglie. Si respira l’aria tipica delle feste storiche dove tradizione, folklore e religione si intrecciano creando un’atmosfera unica.

Piatto forte di questa splendida regione è l’abbacchio, con contorno di carciofi e un salume tipico chiamato corallina.

Easter Tradition

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Per quanto riguarda i vini, sicuramente una bottiglia proveniente dal Cesanese non vi deluderà. Sono vini che raccontano l’ambiente rurale da cui provengono. Vini estremamente tradizionali e caratteristici.

Eccoci finalmente giungere nel sud Italia.

Molto probabilmente il sud della penisola Italia è la zona in cui le tradizioni religiose sono più radicate nel cuore della gente.

 

Partiamo dal Molise.

Regione estremamente conosciuta in tutto il mondo, ma che troppo spesso viene dimenticata da noi italiani e che racchiude bellezze in ogni suo angolo, il Molise ha davvero tanto da offrire.  La rappresentazione probabilmente più rinomata che avviene nel periodo pasquale si svolge ad Isernia.

Il Venerdì Santo, 100 fedeli incappuciati penitenti e con il capo cinto da una corna di spine trasportano pesanti croci in processione per le vie della città.

Uno scenario suggestivo e toccante.

I piatti forti della tradizione Pasquale Molisana sono sicuramente l’agnello cacio e uova e la pigna pasquale

E se vogliamo parlare di Vini? Anche il molise ci offre ottime opzioni. Abbiamo in questa regione due zone di riferimento per la tradizione vitivinicola. La prima è quella lungo la valle del fiume Trigno, e che confina con l’Abruzzo. L’altra la valle del Biferno, si trova più internamente nella zona di Isernia.

Non vi resta che provare ciò che questa regione ha da offrire

Easter Traditions

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Campania

Continuando ci troviamo in Campania, dove in provincia di Avellino sempre nel venerdì santo avviene la processione dei Misteri. Anche in questo caso si tratta di tradizioni che risalgono al periodo delle Crociate.

Che dire del cibo, ovviamente, la Campania riserva bellissime sorprese a chi è alla ricerca di una esperienza culinaria. I grandi protagonisti delle tavole pasquali campane sono sicuramente il Casatiello e la Pastiera.

La regione vitivinicola probabilmente più rinomata di questa regione è l’Irpinia. Che altro non è che la zona di Avellino. Patria del Greco di Tufo, del Fiano e del Taurasi.

Dopo i vini Campani dalla forte espressione ci spostiamo in Puglia.

Terrà di Vini importanti, intensi e dal carattere forte. Questa regione ha un potenziale vinicolo enorme. Negro Amaro, Uva di Troia e Primitivo, sono i gioielli di queste zone.

Per quanto riguarda le tradizioni Pasquali la puglia è ovviamente ricchissima di eventi. Ad esempio a San Marco in Lamis (Foggia) la notte del Venerdì Santo abbiamo un evento che vede protagonista il Fuoco. La zona storica della cittadina si illumina grazie a delle mastodontiche torce di legno a cui è stato dato fuoco e che accompagnano la processione della Madonna. I piatti tipici di queste zone sono ovviamente il Brodetto di Pasqua, preceduto dall’uovo sodo benedetto, e l’agnello di pasta di mandorle.

Per finire il nostro viaggio parleremo delle due più grandi Isole Italiane.

Sardegna

Per quanto riguarda la Sardegna, sappiamo ovviamente che è una terra ricca di tradizioni e di spiritualità. Durante la Settimana Santa abbiamo ad esempio i riti della deposizione della Croce.

Oltre a queste tradizioni appartenenti alla religione cristiana troviamo celebrazioni che trovano la loro origine in tempi antichi come ad esempio i riti legate al mito di Adone.

Per quanto riguarda il cibo e il vino, la Panada è la regina delle tavole pasquali Sarde.

Per quanto riguarda i vini i più significativi sono ovviamente il Vermentino per i bianchi e il Cannonau per i Rossi.

Sicilia

Parlando della Sicilia e di tradizioni pasquali che incrociano il sacro e il profano non possiamo non citare Il Ballo dei Diavoli, che si svolge nella cittadina di Prizzi. Durante lo svolgimento di questa festa, troviamo attori vestiti di rosso che rappresentano i diavoli ed altri vestiti di giallo che rappresentano la morte. Questi personaggi passeranno la giornata ad infastidire le persone che passeggiano per la strada.  La rappresentazione è volta a raffigurare i diavoli e la morte che cercano di impedire l’incontro tra la Madonna e Gesù Cristo. Ci riusciranno per due volte, ma al terzo tentativo verranno colpiti dagli Angeli mentre le campane suonano a festa. Una volta sconfitti i diavoli, compiranno il rito di purificazione del peccato con il gesto del “pigliari ‘a paci” (prendere la pace), chinandosi per tre volte davanti alle statue della Madonna e del Cristo risorto.

Easter Traditions

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Per quanto riguarda cibi tipici per la Pasqua la Sicilia ne ha veramente moltissimi, è infatti una delle regioni più ricche dal punto di vista culinario. Ad esempio, a Prizzi durante la festa del ballo dei diavoli viene distribuito un dolce tipico fatto da pasta frolla e uovo sodo chiamato Cannatedde. Un altro piatto tipico che in generale troviamo in tutta la sicilia è l’impanata pasquale ragusana, e come dolce, beh, ovviamente abbiam,o la cassata.

 

La sicilia è anche un territorio che produce vini eccellenti. Per citarne alcuni abbiamo il Marsala, il Passito di Pantelleria, il Moscato di Noto e ovviamente La malvasia delle lipari.

Insomma anche in questa regione trovate vini e cibi per ogni palato.

 

La nostra italia, come abbiamo visto, è un paese ricco di storia, arte e cultura, tutto da scoprire, da vivere e soprattutto da amare.

 

Immergetevi dunque in queste tradizioni, nei sapori e nei colori di questa Italia.

 

Auguriamo a tutti voi una Felice Pasqua 2021

 

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