
Immagina di trovarti nel cuore del Chianti Classico. Davanti a te un calice di vino rosso rubino. La luce dorata della Toscana filtra tra i filari di vite e l’unico suono che accompagna il momento è il respiro della campagna.
Avvicini il bicchiere al naso. Inspiri lentamente.
Ed è allora che il viaggio comincia.
Perché il vino non si assapora con la bocca.
Si inizia con il naso.
Perché il vino profuma?
A Montemaggio, ogni degustazione inizia così: con un respiro.
Il profumo del vino è la sua vera presentazione. Ma cosa annusiamo davvero quando avviciniamo il calice al naso?
I profumi del vino nascono da tre mondi:
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Il vitigno: ogni uva ha una sua impronta aromatica. Il Sangiovese, ad esempio, regala note di ciliegia e viola.
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La fermentazione: è qui che i lieviti, nel silenzio della cantina, creano aromi inaspettati di pane, fiori, spezie.
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L’affinamento: il tempo trascorso in legno o in bottiglia regala profumi più profondi e complessi – dal cacao alla vaniglia, dal tabacco alla pelle.
Ogni calice di vino, quindi, diventa un racconto fatto di terra, sole e pazienza.
Cosa raccontano i vini di Montemaggio?
A Montemaggio, coltiviamo le nostre vigne su terreni ricchi di Galestro. Questa pietra friabile influenza profondamente l’aroma e la struttura dei nostri vini.
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Il nostro Chianti Classico racconta:
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Profumo fresco e maturo di ciliegie.
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Un tocco sottile di violetta.
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Note dolci e speziate, forse cacao, forse tabacco.
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E infine una leggera nota minerale, come la pietra bagnata dopo un temporale: un segno autentico del nostro suolo.
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Il nostro Rosé di Sangiovese è un racconto più leggero e fruttato:
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Fragole, melograno, petali di rosa appena raccolti.
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La sensazione di un’estate racchiusa in un bicchiere.
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Il nostro Chardonnay sorprende:
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Profumi di mela, pera, fiori bianchi.
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Come camminare in un campo fiorito, in una mattina di primavera.
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Ogni vino parla. Ogni profumo è una storia.
Come ascoltare i profumi del vino?
Durante le nostre degustazioni, invitiamo gli ospiti ad avvicinarsi al vino non con tecnica, ma con curiosità.
Eppure, tre semplici passaggi aiutano a “sentire” davvero il vino:
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Primo naso – Avvicina il bicchiere al naso senza agitarlo. Respira dolcemente: cogli i profumi più immediati.
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Rotea il bicchiere – Muovi lentamente il vino: l’ossigeno risveglierà gli aromi più nascosti.
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Secondo naso – Annusa di nuovo, lentamente. Ora potrai percepire nuovi sentori, più profondi, più complessi.
Non cercare di indovinare. Lascia che i ricordi emergano da soli.
Il profumo del vino è una memoria
Spesso, i profumi del vino ci riportano a un ricordo lontano:
una torta fatta in casa, una passeggiata nel bosco, un frutto assaggiato da bambini.
Ecco perché ogni degustazione a Montemaggio è più di un semplice assaggio: è un viaggio dentro di te.
Si può allenare l’olfatto?
Sì, e non serve essere esperti.
Noi consigliamo:
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Annusare frutta, fiori, erbe fresche ogni volta che puoi.
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Chiudere gli occhi quando annusi un vino: l’olfatto percepisce meglio senza distrazioni visive.
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Confrontare due vini diversi nello stesso momento.
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Lasciarsi sorprendere, senza pressioni.
Il naso è un muscolo: basta esercitarlo con piacere.
Vieni a scoprire i profumi di Montemaggio
Ogni bottiglia di Montemaggio racchiude il profumo della nostra terra, il ritmo delle stagioni, e l’attesa del tempo.
Quando verrai a trovarci tra le colline del Chianti, non ti offriremo solo un vino da assaggiare.
Ti inviteremo ad annusare il cuore della Toscana.
Perché ogni calice di vino non comincia con un sorso.
Comincia con un respiro.
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