La fioritura della vite è il cuore del ciclo colturale e rappresenta una delle fasi fenologiche più delicate e cruciali per la qualità e la quantità della produzione. Questa fase, che può durare dai 9 ai 21 giorni, varia a seconda della scalarità con cui il fenomeno si verifica sulla pianta e sulle infiorescenze. All’interno del grappolo, infatti, i fiori sbocciano prima nelle parti centrali, poi in quelle basali, e infine nelle estremità apicali e nelle ali.
La Fioritura e la Vite
La vite è una pianta autofertile, il cui processo di impollinazione avviene principalmente attraverso l’anemofilia, ovvero con l’aiuto del vento. Dopo l’impollinazione, avviene la fecondazione, durante la quale le microspore (polline) e il gametofito maschile (tubetto pollinico) si uniscono con le macrospore e il gametofito femminile (sacco embrionale), dando luogo alla doppia fecondazione. Questo processo è essenziale per la formazione dell’endosperma secondario, il tessuto di riserva dei semi.
In alcune varietà di uva senza semi, come quelle apirene, la fecondazione avviene solo parzialmente (stenospermocarpia) o non avviene affatto (partenocarpia). Questo fenomeno è spesso considerato un pregio merceologico per certe uve da tavola.
Come si Forma il Fiore?
La presenza e la quantità di fiori sono determinate l’anno precedente (anno x-1) rispetto a quello della produzione (anno x). L’induzione e la differenziazione delle gemme fiorali avvengono quindi durante l’anno x-1. La differenziazione dei fiori avviene allo stadio di primordi dell’infiorescenza, quando le gemme dormienti si riattivano nella primavera dell’anno x. La fioritura vera e propria avviene a primavera inoltrata, durante il massimo accrescimento dei germogli. Perché tutto proceda correttamente, devono manifestarsi specifici fattori ambientali e ormonali predisponenti la fioritura.
Come la Fioritura Incide sulle Rese di Produzione
La complessità dei meccanismi coinvolti nella fioritura della vite è evidente, e molti fattori possono influire sul risultato finale. Prima che il numero finale di acini sia definito, bisogna considerare fenomeni come la colatura fiorale e quella dei frutti durante l’allegagione. Altri fattori che influenzano il numero di fiori per infiorescenza includono:
– **Accumulo e uso dei carboidrati**: Riserve di carboidrati insufficienti possono causare colatura fiorale, riducendo il numero di acini per grappolo.
– **Temperatura**: Temperature inferiori a 18°C o superiori a 38°C sono sfavorevoli per la germinazione del polline e la crescita del tubetto pollinico.
– **Pioggia**: Piogge eccessive possono diluire il fluido stigmatico e interferire con la germinazione del polline.
– **Alte concentrazioni di azoto**: Possono causare eccessiva cascola fiorale.
– **Nebulizzazione di gibberellina esogena**: Può avere effetti negativi sulla fioritura a seconda della varietà.
– **Siccità**: Può favorire la colatura dei futuri acini.
– **Ombreggiamento della pianta**: Non favorisce la differenziazione delle gemme fertili né l’allegagione.
Stimare la Fertilità delle Gemme
La quantità di fiori determina la quantità di frutti a fine ciclo. Per garantire condizioni ottimali per la formazione e la differenziazione delle gemme fertili, che produrranno l’anno successivo, è fondamentale comprendere il concetto di fertilità. La fertilità può essere distinta in:
– **Fertilità potenziale**: La capacità di una gemma di differenziare a fiore, dipendente da fattori genetici, ambientali e dalla velocità di crescita dei germogli.
– **Fertilità reale**: Più bassa della fertilità potenziale, rappresenta le gemme effettivamente fiorite in primavera.
Futuro Fertile alla Fattoria di Montemaggio
La fertilità reale del vigneto indica quante delle gemme lasciate sulla pianta diventano infiorescenze. Conoscere la fertilità reale in autunno, prima della potatura invernale, consente di realizzare una potatura più razionale e adatta ai singoli impianti. Studi come quelli condotti da Giuseppe Ferrara e Andrea Mazzeo dell’Università degli Studi di Bari hanno dimostrato l’importanza di stimare la fertilità reale per ottimizzare la potatura e migliorare la produttività.
Alla Fattoria di Montemaggio, ci impegniamo a utilizzare queste conoscenze e tecniche innovative per garantire che ogni stagione di fioritura sia un successo, producendo uve della migliore qualità. Con l’ausilio di metodi scientifici e una gestione agronomica accurata, continuiamo a migliorare la fertilità reale dei nostri vigneti, garantendo un futuro fertile e produttivo per le nostre viti.
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