Biodiversità è un termine che ultimamente sentiamo spesso, ma molto probabilmente bisogna fare un po’ di chiarezza su ciò che si intende come biodiversità e soprattutto sul perché questa biodiversità sia così fondamentale per il vigneto e in generale l’ecosistema di un’azienda vinicola.

È necessario capire quindi la relazione che intercorre tra ecosistema e scelte dal punto di vista dell’approccio viticolo.Questi due elementi che abbiamo appena citato hanno sicuramente dei fortissimi punti di congiunzione. E inoltre che vi una relazione diretta anche con quella che sarà la qualità del nostro prodotto finale: ovvero il vino.

 

Resilienza come concetto primario.

Ogni singola scelta che si effettua a livello di pratiche agronomiche va ad impattare su quella che è la nostra biodiversità.

 

In poche parole quel che si vuole fare è riuscire a portare il vigneto ad avere una resilienza ottimale.

Creare una sorta di bilanciamento tra quelli che sono i vari organismi che compongono il nostro ecosistema-vigna, la salute del suolo, e ciò che vogliamo ottenere in termini di prodotto.

Cooperazione e  bilanciamento.

Inoltre la vite ospita moltissimi microrganismi, alcuni dannosi, altri che invece contribuiscono alla difesa della pianta.

E quindi importante comprendere che nel momento in cui si vanno ad eliminare microrganismi potenzialmente dannosi si rischia anche di creare un danno irreversibile a quei microrganismi che fungono da protettori per il vigneto.

Un’approccio scientifico.

Lo stesso tipo di discorso può essere ovviamente fatto per quanto riguarda gli insetti.
Ecco perché invece di affidarsi ai classici pesticidi per distruggere o decimare determinate tipologie di insetti dannosi, è sicuramente più saggio approcciarsi a soluzioni innovative che portano un nuovo bilanciamento all’interno del nostro ecosistema. Primo tra tutti, probabilmente per efficacia, l’utilizzo di ampolline di Feromoni (ormoni femminili)

Si utilizza quindi un approccio che punta alla confusione sessuale dell’insetto. Il maschio risulterà quindi incapace di comprendere dove si trova la femmina e risulterà essere confuso a causa della quantità di feromoni contenuti nella suddetta ampollina. Stopperemo così la riproduzione di o più specie di insetti, o perlomeno la ridurremo ad un numero esiguo.

 

Il nostro ecosistema vigna.

E ovviamente senza creare un danno al nostro ecosistema-vigna saremo al sicuro da eventuali danni.

Inoltre piantare fiori, vegetali di diverse specie e quant’altro in prossimità del vigneto crea ovviamente un implemento immediato della biodiversità e quindi della resilienza del nostro sistema

Biodiversità: come la definiamo e percepiamo.

La biodiversità è in sostanza la variabilità tra gli organismi viventi di qualsiasi origine e i complessi ecologici di cui fanno parte.

 

La biodiversità è probabilmente la chiave in Agricoltura Organica e dell’Ecosostenibilità.

 

La biodiversità crea inoltre un equilibrio tra l’essere umano e la natura.

In Conclusione.

Stiamo imparando sempre di più a conoscere il nostro ecosistema.

Stiamo prendendo coscienza del fatto che qualità e quantità non vanno mai d’accordo, e che aumentare la resilienza del nostro ecosistema al di là degli enormi vantaggi a livello di salute generale nostra e delle vigne ci porta vantaggi dal punto di vista della qualità, della complessità e del valore dei nostri vini.

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