Quante volte passando di fianco ad un vigneto, durante una passeggiata in campagna, ci siamo chiesti se ci esistessero tipologie diverse di coltivazione delle viti e ovviamente se questi diversi approcci avessero un impatto importante sul vigneto stesso.
La risposta è si ad entrambe le domande.
Quello delle tipologie di coltivazione è un modo estremamente complesso e variegato ma abbiamo cercato di riassumere e semplificare per voi il tutto.
Detto ciò mettetevi comodi, versatevi un bicchiere di vino e impariamo assieme qualcosa di più sul mondo della viticoltura.
Allevamento della vite? Cerchiamo di definirlo al meglio
Cerchiamo di definire anzitutto però cosa intendiamo quando parliamo di allevamento della vite.
Quando parliamo di tipologia allevamento del vitigno stiamo parlando dell’approccio scelto per quanto riguarda la coltivazione delle vite e la gestione del filare.
Esiste poi una precisazione importantissima da fare- dobbiamo andare a fare un distinguo tra quelli che sono gli allevamenti della vite con tutore e quelli senza.
Per quanto riguarda le tipologie di allevamento senza tutore stiamo parlando di allevamento ad alberello. (Immaginatevi un piccolo bonsai)
Per quanto riguarda invece le tipologie di allevamento con tutore possiamo (e dobbiamo) fare un ulteriore distinguo.
Esistono infatti due “sotto categorie” di approccio-
Allevamento della vite con tutori vivi e tutori inerti.
Tutori vivi– parliamo di alberate
Tutori inerti– in questo caso parliamo di tutte le forme di allevamento utilizzate nella viticoltura moderna.
Le tipologie di allevamento più diffuse. Come abbiamo detto troviamo l’alberello dove la vite ha libera vegetazione e la potatura è corta.
Troviamo quindi poi la pergola. La struttura di sostegno della vite è posta trasversalmente. Non esiste cordone permanente. Nel caso della pergola veronese i capi a frutto sono posti in posizione orizzontale. Potatura mista.
Mentre nel caso della potatura Trentina troviamo uno sviluppo che può essere trasversale (quindi su un solo lato del filare) o doppio. I capi a frutto in questo caso sono in posizione definita ascendente.
Altra tipologia che è importante analizzare è la Bellussera, nel quale il tutore è provvisto di braccia definibili come ascendenti. Su di esse si sviluppano i cordoni permanenti. I capi a frutto sono in posizione discendente, la potatura è anche qui definibile come mista. La vegetazione è in parte mista ed in parte obbligata.
Nella coltivazione a tendone invece troviamo la struttura di sostegno posta sia in maniera trasversale sia lungo il filare. Non abbiamo cordone permanente e i capi a frutto si svilupperanno in maniera orizzontale. Troviamo Potatura mista anche in questo caso.
Ultima ma non ultima la tipologia contro spalliera. Abbiamo in questo caso una struttura di sostegno posta orizzontalmente e Lugo il filare. A seconda del sistema di potatura prenderà nomi diversi- Cordone Speronato, Guyot etc.
Speriamo di aver chiarito i vostri dubbi per quanto riguarda le diverse tipologie di coltivazione in vigna, per altri contenuti inerenti al mondo della viticoltura e dell’enologia ricordatevi di non perdere i nuovi blog post che verranno pubblicati ogni settimana.
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