Quante volte al nostro Wine Shop preferito ci siamo soffermati a leggere le etichette cercando il Sangiovese perfetto direttamente dalla nostra amata toscana e la confusione più totale si è impadronita di noi?
Il Sangiovese è l’uva principale del Chianti e delle sue sottoregioni.

Originaria dell’Italia centrale (precisamente dell’Appennino Tosco-Emiliano), questa uva rossa combina un’elevata acidità con tannini medi, oltre a sapori e aromi equilibrati di ciliegie rosse, note terrose ed ematiche.

Viene coltivato in aree con un terreno autoctono principalmente chiamato galestro (simile a marna pietrosa e scisto), dove il clima offre notti fresche e giornate calde.

L’Italia ha designato le seguenti regioni come Denominazione e Origine Controllata e Garantita, o comunemente abbreviata in DOCG.

Ciò significa che seguono un rigido disciplinare di produzione che garantisce la qualità e il gusto delle migliori espressioni di Sangiovese. All’interno di una DOCG non solo i vini vengono categorizzati grazie a dei test eseguiti in laboratori appositi ma ad i vini viene assegnato un livello in base ad una degustazione alla cieca.

Dunque adesso di seguito analizzeremo le classificazioni dei vini del Chianti.

Chianti DOCG

Per cominciare, c’è il Chianti, una regione che comprende circa 38.000 acri di vigneti e sette sottozone: Chianti Rufina, Colli Fiorentini, Colli Aretini, Colli Senesi, Terre di Pisa, Chianti Montalbano e Chianti Montespertoli. Il Sangiovese è l’uva predominante in tutti i vini prodotti qui. È un vino facile da bere, con una estrema versatilità.

Solitamente i terroir di queste zone regalano vini semplici e non vocati al lungo\lunghissimo invecchiamento.

Le regioni del Chianti e del Chianti Classico DOCG.
Chianti Classico DOCG
Questa piccola regione collinare, che offre panorami mozzafiato è considerata da molti il cuore e il luogo di nascita della viticoltura toscana.

La zona del Chianti Classico è composta da circa 17.800 acri di vigneti e situata tra Firenze e Siena

Questa terra era tradizionalmente quella in cui si produceva il vino di miglior qualitò, il che ha portato alla sua designazione come regione a sé stante nel 1716.

Difatto la zona del Chianti Classico è la appelation più vecchia del mondo.

Il Sangiovese Chianti Classico è ad oggi considerato il Sangiovese per eccellenza,

Qui si producono vini vini con una bellissima complessità e che ben raccontano di questo meraviglioso territorio.

 

 

Questi vini sono più adatti all’invecchiamento rispetto al Chianti e richiedono un periodo di affinamento di un anno (11 mesi minimo) prima di essere immessi sul mercato.

Per quanto riguarda noi di Fattoria di Montemaggio aspettiamo all’incirca 6\7 anni.

Questa piccola regione collinare è considerata da molti il cuore e la culla dell’enologia toscana.

Parliamo ora del Chianti Classico Riserva

Il Chianti Classico ha due ulteriori “livelli”,I quali vengono determinati da un ulteriore invecchiamento e da livelli di qualità.

Uno di questi è il Chianti Classico Riserva, che richiede un invecchiamento di due anni in botte, più altri tre mesi in bottiglia, prima di arrivare sugli scaffali dei negozi.
Nel nostro caso attendiamo 7\8 anni.

Chianti Classico Gran Selezione

La denominazione più recente, decretata soltanto nel Febbraio 2014, all’interno del Chianti Classico è Chianti Classico Gran Selezione, tale livello venne sviluppato per indicare vini di qualità superiore.

La denominazione richiede che il vino sia composto al 100% da frutta di proprietà, con almeno 30 mesi di maturazione in botti di rovere.

Non tutte le annate possono essere dichiarate Gran Selezione. Come si può immaginare, è un vino raro e perfetto per le occasioni speciali

Venite a scoprire la nostra Gran Selezione 2013.

Un vino estremamente bilanciato e di bellissima struttura.

Piacevolmente tannico esplode poi in un finale freschissimo.
Le acidità dei nostri Sangiovesi di alta quota sanno sempre sorprendere.

Che aspettate?

Hai trovato questo articolo interessante?

Iscriviti alla newsletter per ricevere i nostri ultimi articoli e notizie.

Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati con *