Ilaia di Montemaggio

COD: MM-ILAIA Categoria:

Best seller


Price: 89,99

Label

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Ilaia di Montemaggio
Region

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Chianti Classico Region
Wine style

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Vino molto corposo, con un aroma intenso, frutti rossi scuri, finale cremoso, spezie e cioccolato fondente, persistente e fresco.
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Si abbina a tutti i primi piatti ricchi, ai salumi e ai formaggi, alle carni bianche e rosse, al pollame e alla selvaggina!

Ilaia di Montemaggio IGT è uno dei fiori all’occhiello della Fattoria di Montemaggio 

Si ottiene dal Pugnitello, un vitigno autoctono a bacca rossa poco conosciuto reintrodotto in Toscana 20 anni fa. Il nome deriva molto probabilmente dalla forma del suo piccolo grappolo d’uva: conica  e che ricorda un piccolo pugno. Nasce da un esperimento fortemente voluto dalla proprietaria, Valeria. Innamoratasi delle caratteristiche uniche di questo tipologia di vitigno,  ha  quindi chiesto all’agronoma Ilaria Anichini, di tentare un esperimento sicuramente molto impegnativo. Il vitigno in questione è molto sensibile alle malattie e richiede molta attenzione e cura. Siamo però estremamente soddisfatti ed orgogliosi di Ilaia di Montemaggio.

Il Pugnitello é un vino che non ti aspetti, per chi cerca sapori veri, autoctoni e profumi intensi.  Un vino rosso di nicchia prodotto in piccole quantità che sa di Toscana, di antiche tradizioni.

È importante ricordare che questo vitigno è stato a lungo dimenticato negli anni ’60 e ’70, ed è stato riscoperto solo nell’ultimo ventennio grazie all’Università di Agraria di Firenze. In passato i vitigni che erano difficili e non avevano una grande resa sono stati letteralmente abbandonati. I vecchi viticoltori, guardavano molto di più alla quantità e non alla qualità.  Negli ultimi 20 anni la situazione è radicalmente cambiata: in Toscana, sempre più aziende scelgono vitigni basandosi solo ed esclusivamente sulla  qualità. Inoltre molti viticoltori di oggi si sono impegnati per preservare e custodire il ricco patrimonio dei vitigni autoctoni toscani.

Altri dettagli su Ilaia di Montemaggio

Il nome Ilaia è stato scelto per trasmettere tutta la solarità e la gioia che questo vino racchiude in sé, deriva infatti da “Ilare”.

Questo vino rosso toscano particolarissimo è ottenuto dalla selezione delle migliori uve di Pugnitello provenienti da tre piccole terrazze piantate ad alta densità. Dopo un’attenta selezione delle migliori uve, avviene una lunga macerazione  in tini di acciaio a temperatura controllata (non superiore ai 26°C). Successivamente alla fermentazione malolattica il vino è affinato in barrique di rovere.

L’annata attualmente in commercio è il 2016, che sicuramente risulta essere un vino ancora giovane.

Qualora preferiate vini più maturi, consigliamo un po’ di invecchiamento in cantina.

Tuttavia se invece i vostri favoriti sono i vini giovani e dal carattere deciso è sicuramente questo il momento migliore per berlo.

L’Ilaia rappresenta un’ulteriore conferma del percorso coraggioso e autentico che la Fattoria di Montemaggio ha deciso di intraprendere.

Bere un bicchiere di Ilaia  riporterà la tua mente agli antichi vigneti. Vigneti che donano un gusto dal carattere complesso e grintoso. Ammorbidito da sentori di frutta rossa e burro. Qui a Montemaggio ci teniamo a realizzare un vino biologico e di qualità. Un prodotto unico, creato con passione e amore.

 

 

 

Ilaria Anichini
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Note from our winemakers

Ilaria Anichini - Agronomo- Manager

Si tratta di un vino prodotto con uve Pugnitello, coltivato a Guyot. I vigneti sono esposti a sud-ovest e situati a 550 metri sul livello del mare. Le uve Pugnitello hanno una maturazione abbastanza tardiva, soprattutto in quota. Vengono dunque vendemmiati spesso anche dopo il Sangiovese verso il 20 ottobre di ogni anno. Raccolta e selezione vengono effettuate esclusivamente a mano.

 

Il Chianti Classico

La regione del Chianti in Toscana, ha una ricca storia, ed ormai conosciuta in tutto il mondo per i suoi vini dalla forte attrattiva  indiscussa qualità.

Il Chianti è considerato la prima regione vitivinicola delimitata del mondo. Titolo che risale al 1716, un'epoca in cui il Grand Ducato di Toscana era fiorente e aveva rilevanza dal punto di vista culturale e agricolo.

Quando un vino fu prodotto per la prima volta con l'appellativo  "Chianti", i documenti indicano che si trattava di un vino bianco. Solo nel 1872  abbiamo un primo cenno alla versione moderna . E' stata infatti ritrovata una lettera, che indicava che il Chianti doveva essere prodotto con almeno il 70% di Sangiovese, e il restante 30% con uva Canaiolo o un vitigno bianco per ammorbidire la potenza del Sangiovese.

La necessità di denominare un vino come Chianti Classico nasce quando un numero sempre maggiore di produttori di qualità inferiore ha iniziato a distribuire vino utilizzando l'appellativo Chianti e i confini geopolitici di questa nostra area vitivinicola sono diventati effettivamente sempre meno chiari. Nel 1924 un gruppo di produttori si riunì quindi, creando il Consorzio del Chianti Classico nel tentativo di tutelare la qualità e il patrimonio dei vini del Chianti originario.

La regione originaria del Chianti - che oggi chiamiamo dunque Chianti Classico - comprende 17.640 ettari e si estende da Firenze  a nord di Siena. 

Scopri di piu qui....

La Storia Dietro L'etichetta

La missione della Fattoria di Montemaggio è il risultato della passione, dell'amore e della dedizione di tutte le persone che finora hanno lavorato qui ogni giorno. E' il sogno di due donne: Valeria Zavadnikova,  giovane proprietaria della Fattoria, la cui passione per il vino l'ha portata ad imparare tutto su di esso e a trasformare questa passione in un vero e proprio lavoro, e Ilaria Anichini, agronoma e direttrice della cantina che lavora qui dal 2005.

Non è un caso quindi che l'immagine e il logo di Montemaggio siano rappresentati da una giovane donna etrusca che trasporta un cesto d'uva . L'idea era quella di creare un'immagine, un marchio, che potesse riunire tutti i valori più importanti che Montemaggio ha a cuore: tradizione, storia, passione, eredità, leadership e valore delle donne nella nostra società. Gli Etruschi, coltivavano il vino già da secoli in Toscana e vivevano secondo questi principi fondamentali. Davano inoltre alle donne, all'interno della loro società, molta importanza tanto che si era  arrivati ad una vera e propria parità tra i due sessi.

Per quanto riguarda Montemaggio, la grafica Marina Zimoglyad si è ispirata al dipinto creato per Montemaggio dal marito Andrey Remnev, noto e apprezzato pittore russo.

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